25 settembre 2012

A casa di Sofia Ford Coppola "Palazzo Margherita"



Palazzo Margherita, costruito nel 1892 a Bernalda dalla famiglia Margherita, è un vero palazzo del 19° secolo. La città ha dato i natali e la casa di Agostino Coppola, nonno di Francis Ford Coppola, affettuosamente chiamata "Bernalda bella." Francis ha acquistato il palazzo nel 2004 con il desiderio di trasformarlo in un piccolo e lussuoso hotel, credendo che fosse il momento di introdurre gli ospiti a questa splendida regione ancora da scoprire. La campagna circostante, che è stata fondata dai greci prima dell'era romana, fa parte della Magna Grecia ellenica-le zone costiere del Sud Italia, dove l'agricoltura locale prospera producendo frutta e verdura, così come l'uva Aglianico usato per fare vini con lo stesso nome. Incastonata tra le antiche città di Metaponto e Matera, la zona è ricca di storia, tra cui le case-grotte primordiali chiamate "Sassi di Matera", un patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Il Palazzo è stato completamente ristrutturato da Francis Coppola e d'acclamato designer francese Jacques Grange. La creazione di un lussuoso hotel è un'esperienza autenticamente italiana che introduce gli ospiti in un mondo privato di comfort sontuoso. Grange ha progettato le maioliche dei pavimenti e dei rivestimenti del bagno, i mobili esotici, e una tra le più belle suite, che è in stile tunisino per onorare Francis Coppola tunisino da parte di nonna. 
Il Palazzo è circondato da giardini, cortili e da una piscina, tutto a pochi passi da una piccola, vivace città in cui il visitatore è un amico e vicino di casa piuttosto che un turista.

Francis desiderava che il Palazzo diventasse un luogo che i suoi figli avrebbero voluto visitare ancora e ancora, e, pertanto, ha invitato tutta la famiglia a contribuire alla creazione del progetto.
Gli interni sono in Stile con pavimenti in maioliche e i soffitti dipinti in affreschindi ispirazione marocchina o barocca. Tutti i piani del Palazzo sono stati restaurati dal marmo originale.

http://www.coppolaresorts.com/palazzomargherita/About/Location

























21 settembre 2012

Roberto Peregalli e Laura Sartori Rimini, la fabbrica dei capricci.....

Lui filosofo delle forme e dei colori, lei architetto: insieme, artefici di scenari sospesi nel tempo per suscitare meraviglia. "Altro che nasconderci dietro il minimalismo, qui accade il contrario". Immaginando l’abitare quotidiano come una scena sospesa, che rievoca un passato riposizionato in un odierno durevole, negli anni e nei desideri, ci si può immergere negli ambienti creati da Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli. L’architetto e il filosofo che da due decenni costruiscono ville, interni, scenografie e ristoranti a Milano e nel mondo, sogni aperti al pubblico oppure molto privati, raccolti anche nel volume L’invenzione del passato, appena edito da Bompiani, hanno un carattere che corrisponde alle loro idee, decise e precise. E l’ufficio che le custodisce non allenta la morsa, ponendosi con ingombrante presenza sin dall’ingresso, senza concessioni. «Normalmente negli studi di architettura è tutto nascosto dietro il minimalismo, qui è il contrario».
Su questo non si discute, anche perché troppo concentrati a non inciampare, rovesciare o calpestare nulla. Una folla di oggetti assedia chi varca la soglia dell’appartamento diventato ufficio, un lunghissimo corridoio con sfilata di forme enigmatiche come asse portante, la peculiare sala riunioni a sinistra, le stanze di Laura e quella di Roberto in fondo a destra, e poi cucina, archivio, zone dei collaboratori, tutto come in una casa, più che fascinosa, più che altro piena. Ovunque, busti e modellini, lucidi e tessuti, quadri e libri, accessori e campioni di piastrelle, disegni e mosaici, una sinfonia che spaventa, incanta, confonde. Il loro capriccio è quello di non farsi trascinare dalle mode, la storia come appiglio contro le novità di tendenza, e dunque di passaggio. Un lusso che richiede ogni volta una vera regia.






 
  













AnnaMaria Sbisà

16 settembre 2012

"Wendy Artin" pittrice di luce

 
La luminosità della luce solare riflessa, delle zone d'ombra luminose ed in tutte le sue opere, una viva percezione del tempo che passa. Wendy Artin è sempre stata la pittrice della luce.
Wendy Artin, pittrice americana, studia presso la Scuola del Museo di Belle Arti di Boston e si specializza presso la Scuola di Belle Arti di Parigi.
Ha trascorso buona parte del suo tempo viaggiando e vivendo all'estero; dipingendo spesso per strada e presso i musei utilizzando carboncino ed acquerelli.
Il suo lavoro è figurativo e classico ed esplora le interazioni della luce sulle diverse superficie, siano esse riferite al corpo umano o alle rovine romane. Attualmente vive a Roma. Il marito (Bruno Boschin) è proprietario della Libreria del Viaggiatore di Roma.
“I paint to pay tribute to the beauty that I see, to remember how the light was making puddles of shadows, how the tree trunks punctuated the sky.  I try to keep the materials I use fresh, the marks active and varied.  I love the way watercolor washes and spreads, the way charcoal grazes the surface of the paper.
The picture I make is somewhere between what the real thing looks like and what the materials look like, loose and precise.  I often have to paint the same subject over and over, until there is the right combination of freshness and detail.  And then the sunlight moves, the shadows change, and there is a totally new image.”
Fra le gallerieche espongono le sue opere: la Gurari Collections di Boston, Massachusetts, USA, e la Galerie du Passage di Parigi, France.






 



























                              
    (grazie Pia)
  

8 settembre 2012

Sibella Court, la classe non è H2O


E' fra le mie stiliste d'interni preferite  Sibella Court  perchè è ecclettica, 


perchè la sua sensibilità per il colore è innata e mai eccessiva,


perchè riesce ad abbinare elementi inusuali sorprendendo ogni volta, 



per il suo stile inimitabile....


mi piace perchè allestisce set fotografici,





arreda case,  crea colori e disegna tessuti



scrive libri di grande ispirazione





e tutto questo con eleganza ed originalità.... 


... Questa casa è un albergo




Rientrati da poco dalla maison d'hotes Caprisuite di Anacapri...


il luogo è incantevole perchè lo Zeta Studio di Napoli ha saputo mantenere integre le parti originali di questa antica dimora abbinando un arredamento minimalista e dal forte impatto cromatico... 




 giallo e blu oltremare... 






uno dei 2 bagni ha pareti dipinte a calce e pavimento ricoperto di antiche maioliche napoletane...




 beh che dire, lo consiglio a chiunque vorrà soggiornare nella splendida isola....

CAPRI SUITE   | QUESTA CASA E' UN ALBERGO
Immagini Bernard Touillon


5 settembre 2012

Colour Inspiration





Il colore mi ha sempre affascinato nelle sue molteplici sfaccettature. Sono abituata a fotografarlo mentalmente, a fissare gli abbinamenti, non facendo distinzione tra contesti sacri e profani. Il mestiere di decoratrice e stilista d'interni mi ha insegnato a raccogliere immagini ovunque io mi trovi. Disegnando veloci schizzi, fotografandole con il cellulare o memorizzandole fino a quando non le traspongo su carta. Anche se inizialmente non so come le utilizzerò, arriva sempre il momento in cui tutto si collega e si armonizza.



 Nel dipingere le pareti di questo guardaroba ho utilizzato un colore polveroso ottenuto con sovrapposizioni di azzurri stesi a velature leggere.



Le porte del corridoio della zona notte sono dipinte con colori a base di caseina nelle tonalità del verde acqua e del verde terra.

giadite... una delle mie pietre preferite

Talvolta l'ispirazione nasce incontrando persone che attirano il mio sguardo per la cura dei particolari o per gli accostamenti inusuali.




Ecco un accostamento di texture e colori che mi ha colpito... più di tutto il filo rosso dei braccialetti....



Nella mia decorazione parietale il dettaglio del ciondolo in corallo ricorda lo stesso accostamento cromatico ottenuto abbinando i colori guscio d'uovo al rosso.

  

Talvolta l'ispirazione nasce dalla natura stessa dell'oggetto come queste vecchie zuppiere francesi che hanno ispirato i miei trompe l'oeil eseguiti su questa parte dipinta con tappezzerie dipinte a mano... il decoro del cigno rappresenta una antica zuppiera



Altre volte  mi colpiscono le patine degli oggetti... la patina di questa tazza consunta, opaca e color burro è riconducibile alla texture dei travi della mansarda. A seguire altri esempi di patine riprodotte a soffitto e a parete..... 









soffitto dipinto nei toni del verde e azzurro pastello


Penso che sia importante cogliere la bellezza ed il significato di ogni oggetto... è importante cercare elementi per la vostra ispirazione in luoghi insoliti, non solo nelle pagine delle riviste. Se aprite lo sguardo alla natura, ai libri, ai viaggi, alla moda, ai tessuti, all'arte, alle mostre e alle cerimonie non potranno che scatturirne idee nuove e originali.....